E'
il primo marzo e qui alle Egadi,dopo settimane di pioggia e vento,
finalmente, quasi in augurio, spunta il sole.
In
questa giornata luminosa (in tutti i sensi), ospiti di Casa
Macondo, tre associazioni dell arcipelago hanno sottoscritto il patto
di presidio formalizzando impegno e collaborazione all'insegna di
speranza, verità e giustizia sociale.
La
giornata è stata inaugurata dalla SS. Messa, celebrata da Don Luigi
Ciotti, per poi trasferirci a Casa Macondo, immobile sotto sequestro
affidato al circolo Legambiente delle Egadi,dove i rappresentanti
delle tre associazioni e il referente di presidio, Giuseppe
Campo, hanno firmato il patto confermando così, con una cerimonia
informale ma molto sentita, un impegno che esiste già da
anni. Immancabili poi una tavola imbandita, passeggiate e risate.
Le
tre associazioni che da oggi formano il presidio sono una scuola di
vela, la Gulliver, il circolo di Legambiente delle Egadi e l'
associazione culturale di Marettimo.
Associazioni
diverse e con indirizzi diversi ma con gli stessi obiettivi, come ha
sottolineato Salvatore Inguì, referente provinciale di Libera: è
dalla diversità che si sprigiona la forza; ognuno nel suo specifico e
ognuno con le sue possibilità si può fare la differenza,
scommettendo su confronto e solidarietà, senza assolutizzazioni o
scelte obbligate.
A
fare da padrini c'erano amici e sostenitori, Don Luigi Ciotti, il
prefetto di Trapani, il Dottor Falco, il magistrato Andrea Tarondo,
Gisella Mammo, ingegnere della Calcestruzzi Ericina Libera e anche la
famiglia Sodano,la signora Maria e il figlio Andrea. Tutti insieme e
con enorme convinzione ci siamo imbarcati in questo grande progetto
che speriamo davvero conduca lontano.
Il
presidio prenderà il nome di Fulvio Sodano, ex prefetto di Trapani,
il prefetto del popolo. Sodano è l' uomo che si è battuto
apertamente per difendere da nuove infiltrazioni mafiose la
Calcestruzzi Ericina di Trapani; un calcestruzzificio confiscato al
boss virga, con un impianto anche a Favignana, ora gestita da una
cooperativa all' insegna della legalità e della sostenibilità. E'
colui che ha saputo affrontare lo stesso Stato a cui giurava fedeltà
per difenderlo da sè stesso e venendo per questo trasferito, quindi
allontanato, dall' allora sottosegretario agli interni Antonio D'ali.
Sodano non ha rinunciato ai suoi valori neanche nella malattia e ci
dimostra che sognare e lottare non sono mai impegni vani.
“Provate
a immaginare di dover vivere in una paese dove si e privati della
libertà e dei diritti legittimi,io non ci sono riuscito...Se credi
in quello che fai,se unisci la passione ai sogni è possibile che si
avverino.”F. Sodano
La
presenza della famiglia Sodano, il sostegno e le parole della signora
Maria e la firma simbolica di Andrea sul patto sono forse state le
benedizioni più toccanti.
Don
Luigi durante la messa ha parlato di una montagna che si ripresenta
insistentemente in ogni vicenda umana importante: una vetta a cui
guardare per tendere al meglio. La montagna rappresenta l'invito alla
ricerca, prospettandoci una salita faticosa che conduce però ad una
veduta ampia e aperta e poi ad una discesa che non è altro che la
riscoperta, attraverso uno sguardo ormai diventato limpido, di sè e
degli altri.
E
allora ai fini di questa ricerca ben venga la “pedata di Dio” che
ci richiama alle necessità tutte umane di verità e giustizia, di
coerenza e perseveranza, che ci riporta con i piedi per
terra,ricordandoci umiltà nell'ambizione e che ci spinge a non
fermarci mai nella ricerca del bene comune. E' il tempo degli atti e
della chiarezza.
E'
ora di chiamare le cose con i loro nomi, come dice Tarondo, di dire
pane al pane e vino al vino uscendo dalla vaghezza e di provar
rabbia, per amore e con amore,come dice il prefetto Falco.
Non
possiamo più parlare di giustizia e di verità senza parlare delle
persone che con la loro stessa vita incarnano questa costante ricerca
di speranza: come la famiglia Campo di Favignana che sfida
quotidianamente il mondo per assicurare a due figli gravemente malati
una vita dignitosa; come un prefetto, Fulvio Sodano, vittima dello
stesso Stato che difendeva.
Ripartiamo
dall' uomo per riscoprire e riconoscere il bello e il buono che c'è
intorno a noi, dandogli spazio e tempo, rianimando le speranze.
Abbiamo
respirato aria pesante, pesante perché piena di tutti i propositi,
le speranze e le energie. Cerchiamo di non dimenticare mai il
dolcissimo peso di quell' aria mentre a grandi passi e per mano
scaliamo la vetta.
“...che
oggi possiamo ben gioire perché la strada per proclamare il lutto
della mafia è già aperta ,potremo godere nel vedere arresi e
umiliati e sconfitti,almeno sino a quando non si ravvederanno
sinceramente,i potenti di una volta.” F. Sodano
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