martedì 3 marzo 2015

LIBERA SBARCA ALLE EGADI: PRESIDIO IN MEMORIA DI FULVIO SODANO.







E' il primo marzo e qui alle Egadi,dopo settimane di pioggia e vento, finalmente, quasi in augurio, spunta il sole.
In questa giornata luminosa (in tutti i sensi), ospiti di Casa Macondo, tre associazioni dell arcipelago hanno sottoscritto il patto di presidio formalizzando impegno e collaborazione all'insegna di speranza, verità e giustizia sociale.
La giornata è stata inaugurata dalla SS. Messa, celebrata da Don Luigi Ciotti, per poi trasferirci a Casa Macondo, immobile sotto sequestro affidato al circolo Legambiente delle Egadi,dove i rappresentanti delle tre associazioni e il referente di presidio, Giuseppe Campo, hanno firmato il patto confermando così, con una cerimonia informale ma molto sentita, un impegno che esiste già da anni. Immancabili poi una tavola imbandita, passeggiate e risate.

Le tre associazioni che da oggi formano il presidio sono una scuola di vela, la Gulliver, il circolo di Legambiente delle Egadi e l' associazione culturale di Marettimo.
Associazioni diverse e con indirizzi diversi ma con gli stessi obiettivi, come ha sottolineato Salvatore Inguì, referente provinciale di Libera: è dalla diversità che si sprigiona la forza; ognuno nel suo specifico e ognuno con le sue possibilità si può fare la differenza, scommettendo su confronto e solidarietà, senza assolutizzazioni o scelte obbligate.

A fare da padrini c'erano amici e sostenitori, Don Luigi Ciotti, il prefetto di Trapani, il Dottor Falco, il magistrato Andrea Tarondo, Gisella Mammo, ingegnere della Calcestruzzi Ericina Libera e anche la famiglia Sodano,la signora Maria e il figlio Andrea. Tutti insieme e con enorme convinzione ci siamo imbarcati in questo grande progetto che speriamo davvero conduca lontano.

Il presidio prenderà il nome di Fulvio Sodano, ex prefetto di Trapani, il prefetto del popolo. Sodano è l' uomo che si è battuto apertamente per difendere da nuove infiltrazioni mafiose la Calcestruzzi Ericina di Trapani; un calcestruzzificio confiscato al boss virga, con un impianto anche a Favignana, ora gestita da una cooperativa all' insegna della legalità e della sostenibilità. E' colui che ha saputo affrontare lo stesso Stato a cui giurava fedeltà per difenderlo da sè stesso e venendo per questo trasferito, quindi allontanato, dall' allora sottosegretario agli interni Antonio D'ali. Sodano non ha rinunciato ai suoi valori neanche nella malattia e ci dimostra che sognare e lottare non sono mai impegni vani.

Provate a immaginare di dover vivere in una paese dove si e privati della libertà e dei diritti legittimi,io non ci sono riuscito...Se credi in quello che fai,se unisci la passione ai sogni è possibile che si avverino.”F. Sodano

La presenza della famiglia Sodano, il sostegno e le parole della signora Maria e la firma simbolica di Andrea sul patto sono forse state le benedizioni più toccanti.

Don Luigi durante la messa ha parlato di una montagna che si ripresenta insistentemente in ogni vicenda umana importante: una vetta a cui guardare per tendere al meglio. La montagna rappresenta l'invito alla ricerca, prospettandoci una salita faticosa che conduce però ad una veduta ampia e aperta e poi ad una discesa che non è altro che la riscoperta, attraverso uno sguardo ormai diventato limpido, di sè e degli altri.
E allora ai fini di questa ricerca ben venga la “pedata di Dio” che ci richiama alle necessità tutte umane di verità e giustizia, di coerenza e perseveranza, che ci riporta con i piedi per terra,ricordandoci umiltà nell'ambizione e che ci spinge a non fermarci mai nella ricerca del bene comune. E' il tempo degli atti e della chiarezza.
E' ora di chiamare le cose con i loro nomi, come dice Tarondo, di dire pane al pane e vino al vino uscendo dalla vaghezza e di provar rabbia, per amore e con amore,come dice il prefetto Falco.
Non possiamo più parlare di giustizia e di verità senza parlare delle persone che con la loro stessa vita incarnano questa costante ricerca di speranza: come la famiglia Campo di Favignana che sfida quotidianamente il mondo per assicurare a due figli gravemente malati una vita dignitosa; come un prefetto, Fulvio Sodano, vittima dello stesso Stato che difendeva.
Ripartiamo dall' uomo per riscoprire e riconoscere il bello e il buono che c'è intorno a noi, dandogli spazio e tempo, rianimando le speranze.

Abbiamo respirato aria pesante, pesante perché piena di tutti i propositi, le speranze e le energie. Cerchiamo di non dimenticare mai il dolcissimo peso di quell' aria mentre a grandi passi e per mano scaliamo la vetta.

...che oggi possiamo ben gioire perché la strada per proclamare il lutto della mafia è già aperta ,potremo godere nel vedere arresi e umiliati e sconfitti,almeno sino a quando non si ravvederanno sinceramente,i potenti di una volta.” F. Sodano



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